Il romanzo del V.I.C., il romanzo condiviso del V.I.C.

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DEVOMORIRE
view post Posted on 25/6/2008, 14:43




umme ne frega una sega se un ti riesce ad andare avanti...che sò merda io???????? fumino te si che sei un omino pebbene...... riconfermo che il vic è un forum massonico e facista...... image
 
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NouvelleVague
view post Posted on 25/6/2008, 16:48




CITAZIONE (DEVOMORIRE @ 25/6/2008, 15:43)
riconfermo che il vic è un forum massonico e facista...... image

eccerto...un s'aveva dubbi...sempre nel mezzo... ^_^
 
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*Ekate*
view post Posted on 25/6/2008, 17:26




CITAZIONE
Non aveva più niente da perdere ormai. Capì che aveva solo una decisione da prendere, si alzò e esenza nemmeno rendersene conto si ritrovò fuori dalla porta.
Quelle parole erano diventate un'ossessione, come un sottofondo martellante di tutti i suoi giorni e tutte le sue notti e mentre se le ripeteva dentro, non si accorse neanche che le sue gambe avevano cominciato a camminare più veloce, sempre più veloce, fino a sciogliersi in una corsa forsennata.
Sapeva che quelle parole ormai non bastavano più, ora aveva bisogno di scoprire di chi fossero quelle parole, da quale viso e da quale bocca provenissero...
Era una corsa nervosa che sembrava inarrestabile quando un pensiero nitido e fulmineo lo colpì come un dardo scagliato dalla propria coscienza: "dove?". Tutto il suo essere desiderava più di ogni altra cosa scoprire la fonte di quelle parole, mettere fine al tormento, ma le gambe avrebbero dovuto aspettare fin quando la testa non avesse trovato una risposta ad un quesito non esattamente trascurabile: "da dove cominciare a cercare?” Pensò alla prima volta che le aveva udite. Erano passati anni ormai, ma quello che era successo la sera del 18 novembre 1990 lo accompagnava ancora, come un sibilo sinistro, come un'ombra sottile. Si fermò, un particolare catturò la sua attenzione, una tenda di velluto rosso nella finestra di una villetta. Ecco che la voce tornava... Si guardò intorno…la testa iniziava a elaborare dati …mille domande…mille sensazioni…quanto aveva camminato.. così perso dietro alla voce?. …dove lo aveva portato la momentanea follia?...i suoi occhi rotearono in una rapida panoramica …la strada piena di gente a passeggio…il centro commerciale dove andava spesso …non era andato troppo lontano da casa e quella villetta...quella villetta....adesso i ricordi si facevano più nitidi.Correndo cercava. .. desiderava chiarezza ma nella fitta nebbia dello smarrimento non trovava la via d'uscita..la chiave che lo avrebbe aiutato ad interpretare quelle lontane parole…allora capì che la cosa migliore che potesse fare in quel momento era fermarsi, calmarsi. Fece mente locale e si ricordò di quel vecchio locale in cui era stato quel giorno e cercò di ricordare la strada. Obbligò le gambe a arrestarsi...a cosa non fu immediata...come se il comando partito dal cervello arrivasse con un certo ritardo...come quando i freni sono un po’ usurati...pigi il pedale e la macchina risponde dopo un attimo. Comunque si fermò...si trovo seduto sul muretto che costeggiava la strada...respirò forte...aria freca che saliva al cervello...sollievo...ragionare con calma...la tenda rossa e il locale...rimbalzavano in testa come la pallina di un flipper...d’un tratto la nebbia lasciò la sua testa...vedeva l’insegna del locale...il bicchiere pieno di birra...la voce si era acquietata...la sentiva sempre...ma adesso era una cantilena conciliante...adesso sapeva dove andare e riusciva anche a visualizzare quel volto... il tempo l'aveva piano piano cancellato...come coperto da una coltre di fumo sempre più fitta...e ora era come se una folata di vento l'avesse reso visibile tutto d'un tratto...la chiave per poter interpretare quelle parole era lei!!!
era stato da "pocciolo" un paio di volte prima di prendere quella decisione che lo avrebbe costretto ad andare a piedi per tutta la vita...lo ricorda come fosse ora....era inverno e a scuola guida non c'era il riscaldamento. La teoria gli piaceva, motori, segnali, rotatorie e quant'altro...ma la guida proprio no.....aveva provato una volta a guidare con il suo vecchio. Una renault 5 scarrettata di colore grigio topo. Andavano per le strade di bosco, almeno cosi non rischiavano di prendere multe...eh si....proprio cosi...il vecchio era un alcolizzato e non aveva la patente da anni ormai....

..io do ragione a fumino..si riparte da qui image
 
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NouvelleVague
view post Posted on 25/6/2008, 17:29




:salto:
si infatti, è giusto.
 
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*Ekate*
view post Posted on 25/6/2008, 17:34




Quella volta guidò fino a una strada sterrata, verso una parte del bosco che non aveva mai visto. L'aria era pungente e umida, la renault scansava a malapena le pozze di acqua fangosa che incontrava nel suo cammino.La villetta spuntò dal nulla. Rimase colpito da quella casa cittadina ai margini del bosco. Frenò e scese dalla macchina. La nebbia e il silenzio rendevano l'atmosfera spettrale. Si avvicinò e sbirciò tra le tende di velluto rosso. - Che strano posto per un'accetta - pensò
 
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19Gamberone87
view post Posted on 25/6/2008, 19:37




ma ma ma avete saltato i mio che l'è i pomo della discordia.. :imbarazzato:
 
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DEVOMORIRE
view post Posted on 26/6/2008, 08:18




CITAZIONE (NouvelleVague @ 25/6/2008, 17:48)
CITAZIONE (DEVOMORIRE @ 25/6/2008, 15:43)
riconfermo che il vic è un forum massonico e facista...... image

eccerto...un s'aveva dubbi...sempre nel mezzo... ^_^

nouvelle e tu lo sai che ruzzo
 
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Fumino
view post Posted on 26/6/2008, 11:13




CITAZIONE (*Ekate* @ 25/6/2008, 18:34)
Quella volta guidò fino a una strada sterrata, verso una parte del bosco che non aveva mai visto. L'aria era pungente e umida, la renault scansava a malapena le pozze di acqua fangosa che incontrava nel suo cammino.La villetta spuntò dal nulla. Rimase colpito da quella casa cittadina ai margini del bosco. Frenò e scese dalla macchina. La nebbia e il silenzio rendevano l'atmosfera spettrale. Si avvicinò e sbirciò tra le tende di velluto rosso. - Che strano posto per un'accetta - pensò

si mosse verso la porta principale senza pensare, senza motivo, un brivido lo percorse su tutta la schiena, un vento gelido arrivava dal bosco e la sua capacità percettiva arrivò al suo culmine, un rumore lo distolse, serrò i pugni.

Il bagliore fu accecante, il Terzo piegò il collo indietro e scrutò il nulla, non sentiva nulla era cresciuto adesso. Il fendente colpì e ancora e ancora. Di nuovo il buio.

Si guardò attorno, scrutò ancora fra le tende di velluto rosso, strano posto per un'accetta pensò. Risalì in macchina e si avviò lungo la strada da cui era venuto...
 
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Miss Negroni
view post Posted on 5/9/2008, 09:21




Il vecchio dormiva sul sedile, con la testa reclinata da un lato che sobbalzava inerme assecondando il movimento dell'auto. Probabilmente non si era neanche accorto della sosta alla villetta. Aveva la bocca aperta e ad ogni respiro inondava l'abitacolo con l'alito impregnato di grappa fatta in casa e tabacco da masticare. Il ragazzo era abituato a quell'odore, per lui era familiare quanto la faccia stessa del vecchio, una sua carattestica distintiva. Quel giorno però non lo sentì affatto. Era risalito sulla Renault inebetito, come sotto l'effetto di una qualche droga. Le mani tenevano il volante ed il cambio, i piedi premevano sui pedali, ma non era il pensiero cosciente del ragazzo a guidarli. La sua mente era come imprigionata in un sogno e non vide il grosso cinghiale che uscì dal bosco.
Quandò si svegliò era in ospedale.
 
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23 replies since 28/5/2008, 18:41   766 views
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