| La cultura del Terzo millennio viaggia in rete e non sulle ruote
Nel mese di aprile di quest’anno l’ufficio stampa del Comune di Terranuova Bracciolini comunicava, alla cittadinanza, gli orari ed i giorni in cui la biblioteca “viaggiante” (Books in bus”), progetto gestito in collaborazione con le Associazioni Ideazione e Arci Valdarno, sarebbe stato presente nelle frazioni Terranuovesi con lo scopo di promuovere la lettura e dare informazioni sulle attività ed iniziative proposte dai Comuni di Terranuova e Montevarchi.
Noi, a proposito di questo progetto, ci poniamo delle domande e vogliamo fare alcune considerazioni: ci meraviglia innanzitutto l’importo irrisorio, 15.000,00 euro, previsto in bilancio 2007, per quella che dovrebbe essere l’attività principale, cioè l’acquisto di libri e pubblicazioni, rispetto agli importi totali assegnati alla biblioteca, 165.342,00 euro, la cui dotazione attuale è costituita da circa 13.000 documenti.
Sono troppe le spese in settori, che a parer nostro, sono di secondaria importanza, in effetti sono previste le cifre di: 22.000,00 euro di spesa per attività di promozione alla lettura, di cui euro 12.000,00 per la gestione di Bibliobus, 14.000,00 euro per le collaborazioni per gestione di bilancio e 22.000,00 euro per la gestione dei servizi bibliotecari in affidamento.
Secondo noi non è logico, spendere tanti soldi per un servizio al pubblico che non è fondamentale bensì secondario rispetto ai bisogni dei cittadini delle Frazioni, non siamo nel XIX secolo, viviamo nell’era dei giornali telematici, della valorizzazione dei beni culturali e delle biblioteche in rete, in una società tecnologicamente avanzata in cui anche la cultura è a portata di un ”click” per tutti.
La collaborazione fra Montevarchi e Terranuova, in questo caso, ci sembra inutile e non approviamo, ovviamente, la partecipazione al progetto di associazioni che fanno parte, ormai, di un grande arcipelago con chiara denotazione politica.
Per quanto riguarda le iniziative di informazioni proposte dal Comune di Terranuova e contenute nel programma credo che gli abitanti delle Frazioni, non abbiano bisogno di essere messi al corrente sulle attività -o inattività- degli Amministratori perché il degrado dei giardini e delle piazze delle frazioni, vedi Campogialli, Traiana ecc, ne sono palese testimonianza.
Quando in nome della lotta agli sprechi si colpisce la democrazia
Il Disegno di legge, recante misure per la riduzione dei costi politico-amministrativi, ha trovato esito nel approvato con patto siglato il 12 luglio tra Governo, Regioni e autonomie locali e dal Consiglio dei Ministri il 13 luglio 2007, contiene delle norme francamente assurde ed ingiustificate, ci riferiamo alle disposizioni contenute nell’articolo 14 della legge che incidono sull’articolo. 37 del Testo Unico degli Enti locali e riguardanti la diminuzione dei componenti dei consigli comunali - da 20 a 16 consiglieri- per i comuni da 10.000 abitanti a 30.000.
Ridurre i costi della rappresentanza politica nelle assemblee elettive, che percepiscono compensi irrisori , 20,99 euro ogni seduta, vuol dire colpire la democrazia e la partecipazione dei cittadini alla vita politica limitando, in modo grave, la rappresentatività di questi ultimi.
Il consiglio comunale è l’unica assemblea, eletta direttamente dai cittadini, in cui sono presenti i portavoce delle Opposizioni mentre tutti gli altri componenti sono nominati direttamente dal Sindaco (componenti della Giunta, dirigenti, rappresentanti nelle partecipate ecc.) senza tante spiegazioni sulle scelte, alle Opposizioni non è dato di sapere né in base a quali criteri, neppure gli importi erogati a questi personaggi nominati, né quali sono le loro capacità professionali, né è fatta selezione alcuna.
Già gli Amministratori terranuovesi, appena insediati, insieme alle modifiche dello Statuto eliminarono un importante istituto di partecipazione popolare al governo del paese: la Conferenza delle Frazioni ed il suo Regolamento per il funzionamento approvato, anche dalle opposizioni, con Delibera del Consiglio Comunale del 1996 modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 43 del 24 maggio 2000 in cui era previsto che le elezioni dei rappresentanti avrebbero dovuto avvenire entro il 24 agosto 2004.
I Rappresentanti delle Frazioni, democraticamente eletti, avrebbero dovuto partecipare gratuitamente, con diritto di audizione, agli interessi generali e collettivi delle frazioni medesime con funzioni di stimolo, o di proposta, con obbligo di decisione per gli organi comunali competenti.
Altro che partecipazione dei cittadini, questa decisione degli amministratori locali di abolire uno strumento tanto importante ci autorizza a pensare che non sia gradita l’intrusione, anche nelle decisioni relative a spese del Bilancio, di persone che giustamente potrebbero pretendere di investire più soldi nelle Frazioni per risolvere i tanti e grossi problemi che non trovano soluzione.
Qualora la legge assurda sulla diminuzione del numero dei consiglieri non trovasse modifiche si risparmieranno, a discapito della democrazia, 83,96 euro mensili circa per quattro consiglieri in meno eletti dal popolo mentre, grazie ad una norma stabilita nello Statuto approvato dal Centro Sinistra, si continueranno a pagare 292,82 euro al mese, per l’indennità presidente del Consiglio comunale, di cui si può fare a meno perché non prevista dalla normativa.
Furi Marino
Circolo di Alleanza Nazionale “Gianfranco Fini”
(viaroma100)
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